Vita, corri lenta
ossimoro in uroboro.
Vita – tu ti neghi –
ti rincorro
mio il Regno
mia è la Potenza
mia è la Gloria
Tu, mio Divino in Me.
Vita dalle mie mani,
Dal mio seme discendi
Non nel nome,
Non di questa discendenza
Questa vita, unica forza
Infinita presenza,
Il mio segno terreno,
Il volere degli dei,
Sono madre di amore,
di speranza e di perpetuo calore…
Perché negli occhi di luce, quel cuore risplende seppur il dolore talvolta comprende.
E sento
ascolto estese
le note della vita
che nel mio grembo non crebbe.
Eppur la luce –
sì forte, sì opportuna –
creò speranza
cuori colmi di gioia
nel sollevare come perno
la mia e la vostra speranza.
Abbiamo tutti bisogno di amore, e chi può saperlo meglio di una madre? Io non sono madre, ma sono qui per diffondere amore e speranza ugualmente….grazie Rosa @arbi.rb85 per aver scritto insieme a me su questo tema molto delicato.
Vi lascio qui il link per leggere l’intervista alla splendida poetessa Rosa Balzano.
A presto con una nuova poesia!!!
Annalisa