Il cammino di Santiago al tempo del Covid

Intervista a Mirco Bastianelli

Ciao Amici Viaggiatori! Stiamo vivendo un periodo molto particolare, dove ci sentiamo sospesi e al momento non ci è possibile viaggiare.

Oggi, però, ho pensato di condividere con voi l’esperienza di Mirco, un ragazzo di Cattolica di 26 anni che ha deciso di intraprendere il Cammino di Santiago ed in questa mini intervista ci racconterà la sua intensa esperienza.

Ho conosciuto Mirco su Instagram @mircobastia94 grazie ad una mia ricerca sull’ hashtag #camminodisantiago e da lì ogni giorno ho seguito il suo cammino, le sue riflessioni tra stories e post.

Mirco ha inziato il Cammino da Roncesvalles (Spagna) il 30/9/2020.

Ogni tappa è stata per lui un continuo incontro con se stesso; momenti inprevedibili ed incredibili di naturale bellezza, momenti unici per contemplare la natura incontaminata. Ha viaggiato in un periodo in cui molti ostelli e molte città erano chiuse per l’emergenza covid, ma questo non gli ha impedito di proseguire il suo cammino ed arrivare a Santiago il 22/10/2020.

Ma ascoltiamo le parole di Mirco:

Mirco cosa ti ha spinto a fare il Cammino di Santiago?

Mirco: ” Due cose fondamentali per me: la voglia di cambiare e di ricominciare da zero, la voglia di entrare in contatto con il mio io interiore”. Avevo già deciso alcuni anni fa di intraprendere questo Cammino, purtuppo un infortunio alla caviglia me lo aveva impedito, ma in questo periodo mi sono sentito pronto psicologicamente e fisicamente. Questi 800 km hanno rappresentato una sfida importante per riprendere contatto come me stesso, con il mio corpo e con la natura”

Ci racconti la tappa più dura?

Mirco: “ Il 15°giorno , Santa Catalina – Ponferrada , 50 km. Sono arrivato alle 20.30  in albergo a Ponferrada completamente esausto dopo 50 km tra freddo, pioggia e scalate. Avevo attraversato la Cruz de Hierro, il prestigioso monumento dei Pellegrini in cima alla montagna.

Dopo 43 km a piedi, la mia caviglia era gonfia e dolorante, il mio fisico era affaticato, ma arrivai alla cittadina di Molinaseca sicuro di poter sostare lì; invece trovai tutto chiuso, una città completamente impaurita e serrata dal Covid. Fui costretto a trascinare il mio corpo fino a Ponferrada dopo 12h. di camminata non stop. Resilienza la parola giusta per descrivere tutto questo. Lì ho trovato la consapevolezza che cercavo da tempo. Lì ho scoperto in me la resilienza per affrontare gli imprevisti e le difficoltà dettate dal momento. Tutti noi abitiamo in un fantastico ecosistema, il nostro corpo, più lo amiamo e più ci amerà.”

Quali sono le emozioni più forti che hai provato durante il cammino?”

Mirco: “Gratitudine per la vita , per ogni singolo passo, per il cibo e per le cose semplici. Ogni giorno mi sentivo sempre più grato per la possibilità di vivere questa esperienza incredibile grazie al dono che Dio mi ha concesso : la salute. Gioia, amore per ogni singolo gesto, per le bellissime persone che ho incontrato e per la natura, la mia migliore amica. Dolore: ogni giorno dovevo fare i conti con una caviglia che mi remava contro e mi faceva ricordare quanto avevo sofferto in passato. Quello che stavo vivendo durante il cammino era una tappa fondamentale per sconfiggere e lasciare alle spalle il mio passato, trasformadolo in punto di forza.

Quanto la situazione Covid ha condizionato il tuo cammino?

Mirco: Tantissimo, ma con risvolti molto positivi. Il Covid mi ha dato la possibilità di intraprendere il cammino di  Santiago in piena solitudine e fare i conti con tutte le difficoltà dovute alla particolare situzione che stiamo vivendo. Ho avuto l’opportunità di vivere il vero cammino, come lo era una volta, senza troppe distrazioni e da vero pellegrino. Il clima era surreale: città completamente chiuse e deserte, mi sono sentito molte volte come Will Smith nel fim “Io sono leggenda”, completamente piccolo e solo.”

Ci racconti il momento più bello?

Mirco: “Beh sicuramente l’arrivo a Santiago. La giornata è iniziata rispettando un’antica tradizione ( letta x puro caso) che mi ha fatto sentire un vero pellegrino. Ho deciso di spogliarmi e fare il bagno nudo nel gelido fiume di Lavacolla a 12 km da Santiago. I pellegrini si immergevano per arrivare puliti e purificati alle spoglie di San Giacomo. Ho deciso di lasciare  appese ad una staccionata (nei pressi del fiume) le mie compagne di avventura, le scarpe, e di proseguire a piedi nudi come si faceva un tempo. In quel momento qualcuno lassù mi ha voluto ringraziare offrendomi uno spettacolare arcobaleno che partiva dalla cima del Monte de Gozo fino alla cattedrale di Santiago, ormai poco distante da me. Uno spettacolo emozionante, incredibile…unico.

Cosa hai provato qnd sei arrivato alla cattedrale?

Mirco: “Ho pianto lacrime di gioia e di dolore, ho tirato fuori tutte le emozioni provate durante il cammino. Non dimenticherò mai quel momento. Erano più di 3 anni che nn piangevo…che non riuscivo ad emozionarmi per davvero; ci voleva il cammino, ci voleva Santiago per ricominciare a vivere a pieno.”

Perchè fare il cammino ?

Mirco: “La domanda vera è: perchè no? Viviamo in un mondo dove dobbiamo quintuplicarci in ogni momento facendo 3 lavori, la famiglia, sempre indaffarati tra mille impegni. Il cammino, ( ma qualsiasi cammino si intraprenda) non è altro che il tempo che ognuno dovrebbe concedere a se stesso per conoscersi nel profondo e per volersi bene. “Il cammino è non avere tempo , abbandonare tutte quelle pressioni che la vita di oggi ci impone e vivere in naturale armonia con se stessi e con il mondo che ci circonda.”


Voglio ringraziare Mirco per aver condiviso con noi la sua meravigliosa esperienza del Cammino, per averci emozionato e per averci fatto capire che il cammino è un momento di crescita personale dove cuore, mente e fisico lavorano insieme per trovare un proprio equilibrio. Tutti noi dovremmo intraprendere un cammino…che sia quello di Santiago o anche solo una breve camminata in un percorso di campagna vicino casa. Questo “ cammino” ci insegnerà che la nostra forza mentale e fisica, l’ energia della natura che ci circonda e delle persone che incontriamo lungo il tragitto, sono i momenti salienti per riconciliarci con noi stessi e con tutto quello che ci circonda, assaporandone la bellezza e la semplicità in ogni istante.

E voi amici viaggiatori avete intrapreso il vostro “Cammino”? Avete mai pensato di fare il Cammino di Santigo?

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Annalisa

Amici benvenuti sul mio blog!!!!!
Vi racconto qualcosa di me prima di iniziare il nostro viaggio :)
Sono Annalisa, una sognatrice, viaggiatrice e scrittrice!!!

Il decalogo del sorriso

Le mie due passioni più grandi viaggiare e scrivere mi accendono il sorriso… un sorriso vero, visibile… un sorriso mentale ed interiore.
Ecco perchè, cari amici, ho pensato di creare un decalogo molto semplice, “ il mio decalogo del sorriso” da rileggere come un mantra per non perdere mai la direzione verso il sorriso.

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